domenica 10 ottobre 2010

Allarme bomba!! C'è una bomba!! BOMBAAAA!

Ma che culo...ehm...cioè,che sfortuna. In due mesetti scarsi di scuola è successo:
1) che la struttura andasse a fuoco (a fumo veramente) con relativa gioia degli alunni che, anzichè buttarsi a terra e disperarsi per il loro futuro, facevano i salti di gioia per non avere avuto il tempo di avere assegnati i compiti delle vacanze (!) ;
2) che il 1° piano e anche un pezzetto del secondo si allagassero;
3)che c'è stato UN ALLARME BOMBA!

6 ottobre 2010. Ore 9.45. Pausa merenda.
Maura (moi!), Chiara e Diana (due scassambrelle delle mie amiche) si affacciamo alla finestra e vedono i bambini dell'asilo scendere nel cortile: "Ma che carini!" , dicono le tre bellissime in coro.
Tutti si affacciano alla finestra. Lorenzo torna dal cesso :"We lo sapete hanno detto che c'è una bomba" e tutta la banda in coro "Eeeeeeeeeeh! Se vabbè"
Vado al cesso. La cugina di Serena O. :"C'è una bomba!!" Ha quell'aria da afflitta che si addice molto a quella tipologia di ragazze, sempre molto "carnali" e con la voglia di urlare a mezzo mondo "Tesòòò!!".
Chiedo alla proffa:"Professoressa, ma è vero che c'è una bomba?" Lei, molto rilassata:"Ragazzi, si deve vedere, ma quale bomba volete che ci sia" e cose simili. Lei appartiene alla categoria delle illuminate, se fosse vissuta nel '700 probabilmente sarebbe stata Montesquieu.
In cinque minuti evacuiamo e abbiamo anche il tempo di prendere le cartelle. Nessuno corre, è come se fosse quando tutti escono all'una, con i proffi che ti trattengono e aspettato con la panza in mano che la fila davanti a te scenda le scale. Per le scale d'emergenza sono tutti belli arzilli, tranne che per qualche vaiassa che per fare scena si aggrappa ad una sua amica vrenzola e in coro piagnucolano "Weee maròòò mo moriamo!"
Gli stupidi piangono (rispetto per i bimbi di asilo ed elementari, a loro è concesso piangere) mentre gli intelligenti si buttano a terra dalla felicità.
Tutti sfoderano i loro mega-ultra-supe-iper tecnologissimi cellulari "tasc scrin" e che il putiferio abbia inizio: mamme col "piett' e' core" si affrettano a prendere i loro amati figliuoli, nonne, zii, parenti, cugini, avi, trisnonni, bisnonnette, trisavoli e roba varia, tutti a scuola mia. In 100 mq tutta Napoli.
Io sono una delle ultime persone ad andarsene (almeno di classe mia), isnieme al padre di Roberta visto che i miei lavoravano a quell'ora. Per farla breve, il pomeriggio papà va a vedere se al cancello hanno affisso qualcosa che spieghi questo...mmmh...attentato?, e trova una lettera della preside:tutte balle! Polizia, vigili del fuoco, artificieri accorsi li per...uno scatolone volato sul tetto!! E noi, poveri ignari, che speravamo in un'altra "tragedia" che volesse che la scuola si sfracchiachiasse al suolo in briciole, o che avevamo messo il cuore in qualche vana speranza di almeno una settimana di vacanze per la ricostruzione dell'edificio, mentre il giorno dopo stavamo di nuovo con la testa sopra (o sotto) i libri.MA VAFFANCULO!

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